Con profonda tristezza abbiamo appreso della scomparsa del caro Prof. Paolo Ricca, pastore e teologo di straordinaria levatura. La comunità...
Un po’ di Storia
Le Oblate della Chiesa Missionarie Ecumeniche siamo una comunità fondata nel 1959 da Mons. Giulio M. Penitenti a Riano (RM). Il nostro carisma nasce dalla preghiera di Gesù nell’ultima cena: –“Che tutti siano uno”- (Gv. 17, 21).
La Casa Madre – Cittadella Ecumenica Taddeide- sorge sopra i resti di un piccolo ed antico convento dei Padri Cappuccini. Il nostro Centro di spiritualità ecumenica accoglie comunità religiose per esercizi spirituali, ritiri e riunioni capitolari, offrendo spazio anche a famiglie, parrocchie, pellegrini, scout e tutti gli ospiti desiderosi di condividere un’esperienza spirituale unica.
La nostra missione: pregare, lavorare e favorire l’Unità di tutti i Cristiani
Mons. Giulio M. Penitenti nacque il 10-1-1912 a Sermide (Mantova) ed il 25-10-1924 entrava in Seminario. Il 6-6-1936 veniva poi ordinato Sacerdote. Negli anni 1942-1943 fu cappellano Militare in Russia ed in altri Paesi europei. Il 4-6-1944, a Roma, iniziava l’Associazione MICHAEL, che poi fu chiamata UNITAS con l’omonima rivista; nel 1945 lasciava quest’iniziativa nelle mani di un esperto teologo per fondare, sempre a Roma, in Via Matteo Boiardo, tra difficoltà e prove d’ogni genere, una comunità religiosa chiamata “CASA DEI PICCOLI OPERAI” col fine di raccogliere anime “ardite e ardenti” che si consacrassero all’apostolato ecumenico. Il 17-8-1946 veniva nominato, per i suoi insigni meriti, Canonico del Pantheon. Nel 1947 doveva trasferire la sede della sua piccola Comunità nascente a Pian Paradiso (Viterbo), e nel 1951 definitivamente a Riano (Roma), dove veniva accolta dal compianto Card. Eugenio Tisserant, allora vescovo del luogo. Egli il 13 dicembre dello stesso anno la erigeva a Pia Società Sacerdotale Laicale.
La Casa Madre – la Cittadella Ecumenica Taddeide – è il centro propulsore del suo apostolato ecumenico, che si va estendendo in molte parti del mondo.
Vivo è il ricordo di Mons. Giulio Penitenti. Ricordiamo una sua dichiarazione che dimostra l’impegno ed i sacrifici per realizzare il suo grande sogno
“Non importa se sarò condannato ad andare avanti a passo di lumaca, non importa se dovrò affrontare ancora tante umiliazioni nello stendere la mano per chiedere a tutti l’elemosina. Non importa se i muri e le pareti dovrò coprirli più con le lacrime e coi sacrifici che con la calce. Non importa se sarò costretto a pregare sempre con le ginocchia per terra anziché sui banchi che non riesco a comperare. Quello che importa è di non voltarsi indietro, ma di continuare a lottare e a faticare fino a che c’è fiato, con fiducia, con amore, con umile costanza!” Mons. Giulio Penitenti, anno 1969.
Perché Taddeide?
La volontà di Mons. Giulio Penitenti di costruire un santuario che fosse dedicato alla venerazione dell’Apostolo San Giuda Taddeo risale al mese di maggio 1951, cioè al momento in cui, dovendo lasciare la Casa di Pian Paradiso, in quanto il Vescovo Mons. Roberto Massimiliani, scaduto il quinquennio di prova concessogli dal suo predecessore Mons. Santino Margaria, non gli venne rinnovato, anzi, gli venne ingiunto di andare via.
Durante le sue ricerche per stabilire una nuova sede, il Fondatore aveva rivolto il suo sguardo al Conventino, ormai abbandonato dai Frati Cappuccini, ma dato in affitto per 15 anni a terzi. Doveva superare enormi ostacoli per ottenerlo: lo scioglimento del contratto con la persona che lo abitava e l’ingente somma per acquistarlo. Letteralmente disperato per questa situazione, gli venne consigliato dalla sua ex maestra delle Scuole Elementari Annita Pedrini di rivolgersi al santo dei “casi disperati” San Giuda Taddeo, santo di cui egli celebrava la memoria nel Breviario e nella Santa Messa, soltanto nel suo giorno liturgico indicato dalla Chiesa cattolica (il 28 ottobre).
Seguito il consiglio della sua ex maestra, invocò ardentemente San Giuda Taddeo e, una dopo l’altra, ottenne le grazie desiderate. Il segno evidente della sua protezione lo ebbe quando, recatosi al Monastero dei Trappisti delle Tre Fontane per avere in prestito la somma occorrente per il riscatto del piccolo convento, sostando in preghiera nella chiesa accanto, scoprì, con grande sua consolazione, che l’unico lume acceso era quello situato davanti all’immagine di San Giuda Taddeo:
“San Giuda Taddeo, il Santo Apostolo protettore nei casi disperati, all’indomani di quell’incontro mi fece ottenere tutto, tutto, tutto: in modo veramente miracoloso e misterioso. Ed è proprio da allora, da quell’incontro con quell’esserino sulla gradinata della Chiesa del “Gesù” a Roma, la maestra Annlta Pedrini, e da quel miracolo di milioni sonati e sonanti che mi consentirono di dar nuova vita alla “Casa dei Piccoli Operai Oblati e Oblate della Chiesa” e di dare inizio alla Cittadella Ecumenica TADDEIDE, in onore del grande Apostolo TADDEO, che la mia devozione, la mia riconoscenza ed il mio culto di invocazione e di imitazione vanno ognora più ingigantendosi, perché i favori avuti, per me e per tutti voi, amici miei carissimi ed amatissimi, sono stati e sono tuttora innumerevoli, e cresceranno sempre più, a gloria dl Dio e a beneficio dl tutti.”
–Ho trovato l’Apostolo San Giuda Taddeo sul mio cammino-.
L’Opera Ecumenica
Dopo la morte di Mons. Giulio M. Penitenti, avvenuta nel 1978, i suoi “figli spirituali” hanno continuato questa sua importante Opera.
L’Associazione Ecumenica è stata fondata a Roma nel 1944 dal compianto ed amato Mons. Giulio M. Penitenti, comunemente chiamato da noi, suoi Figli spirituali, “il Padre”. Assecondando precisi disegni divini, diede vita ad una comunità di giovani, desiderosi come lui di consacrare tutta la propria vita al servizio della causa ecumenica.
Dopo varie peregrinazioni e alcuni anni di preghiera, di lavoro e di sacrificio, quel piccolo convento fu trasformato in un’imponente Cittadella Ecumenica che, in onore di San Giuda Taddeo, fu chiamato TADDEIDE, Centro propulsore delle nostre attività ecumeniche.
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